Dormire è uno di bisogni primari dell'essere umano al pari dell'alimentazione e, ovviamente, la sua mancanza cronica o sue alterazioni possono influenzare negativamente la qualità della vita di una persona. Lo scopo del sonno è quello di recuperare le energie psico-fisiche consumate durante la giornata e consentire all'organismo di rinnovare le proprie cellule e il sistema immunitario. Chiedere consiglio al proprio medico di famiglia o infermiere di fiducia può fare la differenza e migliorare sensibilmente la qualità del tuo sonno.
Le fasi del sonno
Il sonno viene suddiviso in 2 grandi fasi: la fase REM caratterizzata da rapidi movimenti degli occhi, in cui si sogna e la fase non REM in cui non si rilevano movimenti oculari. A sua volta, quest'ultima fase si suddivide in 4 stadi caratterizzati da una profondità di sonno sempre maggiore. Lo stadio 1 è la fase di sonno meno profondo mentre lo stadio 4 è, evidentemente, la fase di sonno più profonda.
Queste fasi si susseguono per tutta la durata del sonno che mediamente è tra 7 e 8 ore consecutive. La giusta qualità del riposo, però, è differente da persona a persona. Esistono, infatti, individui che hanno bisogno di più ore di sonno così come quelle che necessitano di un numero di ore ridotto.
Disturbi del sonno
Esistono diversi disturbi del sonno in base alla causa scatenante. La classificazione più utilizzata è quella proposta da Association of Sleep Disorders Centers americana (ASDC) che li ha suddivisi in 4 classi:
- insonnie: sono disturbi dell'inizio e del mantenimento del sonno. Nelle insonnie si notano una durata del sonno ridotta con frequenti risvegli notturni a cui è associata una valutazione negativa della qualità del riposo;
- ipersonnie: sono disturbi da eccessiva sonnolenza diurna che influenzano negativamente le performance quotidiane;
- disturbi del ritmo Sonno-veglia: possono essere transitori come nei casi di cambiamento del fuso orario (jet lag) o dovuto ai turni di lavoro incalzanti oppure persistenti nei casi più gravi;
- parasonnie: sono disturbi eterogenei associati al Sonno, a stadi del Sonno o a risvegli parziali come il sonnambulismo, il bruxismo, l'enuresi notturna e le paralisi del sonno.
Quali sono le conseguenze dei disturbi del sonno?
Le principali conseguenze della scarsa qualità del sonno possono essere di grado differente, da lievi alterazioni fino ad influenzare negativamente la vita lavorativa e la routine quotidiana con cali delle performance con problemi non indifferenti. Tra le principali conseguenze di una scarsa qualità del sonno troviamo:
- astenia;
- alterazione dell'attenzione;
- sonnolenza diurna;
- disturbo dell'umore;
- ansia e irritabilità diurna.
Cosa fare?
Il primo passo da fare è sicuramente quello di individuare la causa del disturbo consultando il proprio medico di famiglia che potrà consigliare un diario sonno-veglia per capire la suddivisione delle attività quotidiana, dei disturbi durante la giornata e della quantità e qualità del sonno notturno. Il supporto di un infermiere potrebbe aiutarvi nella redazione del diario sonno-veglia con consigli utili.
Interventi non farmacologici
Nel caso di disturbi occasionali o lievi non sono indicati interventi farmacologici, ma una serie di accortezze e di modificazioni delle abitudini in grado di migliorare sensibilmente la qualità del sonno. Di seguito i consigli utili per migliorare la qualità del tuo sonno ed evitare fastidiosi disturbi durante la giornata:
- programma l'orario in cui coricarsi la sera e svegliarsi al mattino per renderla una sana abitudine quotidiana;
- utilizza la camera da letto solo ed esclusivamente per dormire per associare la camera all'idea di relax e sonno;
- evita o almeno riduci nicotina, caffeina e alcol soprattutto nelle ore serali;
- svolgi regolare attività fisica evitando le ore serali;
- esponiti quotidianamente alla luce del sole per regolare il ritmo sonno-veglia..
Terapia farmacologica
I farmaci sono interventi di secondo livello, attivato nei casi in cui gli interventi non farmacologici non abbiano avuto effetto. In quel caso, il consulto del medico diventa necessario e altamente consigliato perché una scarsa qualità del sonno influenza negativamente la vita quotidiana e le performance domestiche e lavorative.
Il medico, attraverso il diario sonno-veglia e le indicazioni fornite, valuterà la causa principale del disturbo e, in base a questa, prescriverà una terapia dedicata a partire dalla melatonina e successivamente attraverso l'utilizzo di benzodiazepine e di ipnoinducenti. Nei casi più importanti potrebbero essere consigliati degli antidepressivi.
Per ulteriori chiarimenti e consigli non dimenticarti di contattare il tuo medico di famiglia o il tuo infermiere di riferimento che, dopo un attento colloquio, ti sapranno supportare al meglio per ottenere una adeguata igiene del sonno.